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Istituzioni - 26 Marzo 2018
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Il Parlamento riparta dalla ratifica della “Convezione di Faro” sul valore del patrimonio culturale per le società

L’Italia non ha ancora provveduto all’approvazione del DDL di “Ratifica ed esecuzione della Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per le società”, meglio nota come Convenzione di Faro, un provvedimento strategico per la valorizzazione e la divulgazione del nostro patrimonio.

Ai nuovi Presidenti del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e della Camera dei Deputati, Roberto Fico, ci appelliamo affinché il Parlamento riparta da questo importante provvedimento.

 

Come noto, la Convenzione di Faro prevede:

– il diritto al patrimonio culturale come facoltà di partecipare all’arricchimento o all’incremento del patrimonio stesso e di beneficiare delle attività corrispondenti, con riferimento agli ideali e principi fondatori del Consiglio d’Europa, e al diritto della persona a prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, nel rispetto dei diritti e delle libertà altrui sancito nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani di Parigi del 1948 e garantito dal Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali di Parigi del 1966;

– lo sviluppo sostenibile, in quanto il patrimonio culturale costituisce un valore in se stesso ed è anche una risorsa preziosa per l’integrazione delle varie dimensioni dello sviluppo culturale, ecologico, economico, sociale e politico;

– il dialogo e l’apertura tra culture, in quanto il patrimonio culturale è una risorsa sulla base della quale sviluppare il dialogo, il dibattito democratico e l’apertura tra culture;

– la mondializzazione, in quanto il patrimonio culturale è una risorsa per la protezione della diversità culturale e la necessità di mantenere un legame con il territorio di fronte alla standardizzazione crescente;

– la partecipazione e la crescita della sinergia di competenze fra tutti gli attori nel campo del patrimonio culturale, le pubbliche istituzioni, le associazioni e i cittadini privati.