Una delle più interessanti residenze extraurbane del territorio cremonese, frutto di una serie di trasformazioni che si sono susseguite a iniziare dal XVI secolo in avanti, a partire dal fortilizio eretto agli inizi del 1400 su volontà di Cabrino Fondulo (1407). La vasta loggia a Serliane di gusto manierista risale al tardo ‘500, mentre il sopralzo centrale fu aggiunto nel ‘700 dai principi Soresina Soranzo, che abbellirono il parco con grotte, edifici romantici e un laghetto. Dell’originario fortilizio quattrocentesco si conservano la scarpa alla base e le torri angolari merlate nella fronte meridionale. Ulteriori trasformazioni vengono eseguite nel Seicento a opera dei marchesi Vidoni i quali aprono un bellissimo loggiato sul fronte meridionale. La geniale idea di realizzare un vasto giardino retrostante la villa è da attribuire a Giuseppe Vidoni-Soresina, principe nel 1817 per volontà di Francesco I d’Austria. Nel parco adiacente trovano collocazione, oltre ad essenze vegetali di alto prestigio, edifici e paesaggi esotici e storici: un lago dove si svolgevano memorabili regate, rovine gotiche, una pagoda cinese, un tempio indiano, una capanna olandese e un tempietto dorico. Il vasto parco annesso, con laghetto, presenta un tempietto ellenistico, con pronao tuscanico tetrastilo, oltre a "rovine" di gusto neogotico, un padiglione giapponese ed un padiglione rinascimentale.