Val Duron

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Val Duron

Campitello di Fassa

Paesaggi e punti panoramici

La Val Duron è una valle glaciale che si snoda per circa 8 km, situata a 1800/2000 metri, a nord-ovest dell’abitato di Campitello di Fassa. La valle conserva ancora il tipico aspetto di valle alpina ottocentesca con i fienili e l’alpeggio del bestiame. E’ circondata dalle rocce dolomitiche del Sasso Piatto e del Catinaccio (patrimonio dell’unesco), formate da rocce carbonatiche ovvero da un accumulo di conchiglie, coralli e alghe calcaree in un ambiente marino tropicale. In epoche successive lo scontro tra la placca europea e la placca africana ha fatto emergere le rocce che i fenomeni atmosferici hanno plasmato nei secoli fino alla forma attuale. La Val Duron è infatti luogo ideale per trovare fossili di conchiglie ma anche luogo privilegiato per minerali (dachiardite, quarzo rosa) infatti questa era anche un’area vulcanica. Nella valle si trovano le formazioni rocciose denominate "I Frati" curiose forme di erosione scolpite nelle vulcaniche ladiniche. Gli spessi depositi di ialoclastiti affioranti sul versante sinistro della Val Duron hanno subito un processo morfoselettivo che li ha modellati secondo dei tozzi pinnacoli dalle forme arrotondate, allineati parallelamente al versante vallivo. Rappresentano un esempio particolarmente significativo di erosione selettiva. A ovest si possono vedere le suggestive guglie dei Denti di Terra Rossa e il Molignon (ricco di minerali). La Val Duron in località Do Col d’Aura è anche il luogo dove si trova un pino cembro particolarmente interessante dal punto di vista naturalistico in quanto pluricentenario. Dal punto di vista naturalistico la Val Duron è un sito di importanza comunitaria infatti oltre alla richhezza floristica e vegetazionale legata alla varietà del substrato, è da sottolineare l’interesse delle aree umide, che rappresentano la continuazione verso sud del complesso di torbiere, di eccezionale interesse, dell’Alpe di Siusi (BZ). Il sito è di rilevante interesse nazionale e/o provinciale per la presenza e la riproduzione di specie animali in via di estinzione, importanti relitti glaciali, esclusive e/o tipiche delle Alpi. Importante dal punto di vista archeologico è l’area vicina al Rifugio Micheluzzi dove è stata identificata una stazione dell’età mesolitica.

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