Il castello di La Morra fu abbattuto nel 1544 per ordine delle truppe francesi acquartierate in paese. ?Una delle torri di avvistamento, non completamente abbattuta, fu trasformata in campanile e prigione. Essa crollò agli inizi del Settecento portandosi dietro le tre campane.? Nel 1709 la cittadinanza decise di ricostruirla e affidò l’incarico al tecnico Cocito di Neive. Nel 1710 Cocito venne allontanato perché la torre pendeva sul lato a ponente di circa 10 centimetri (rilevamento attuale) e venne chiamato Domenico Pettiti di Cherasco che risolse la questione bloccando la torre al quinto riquadro e costruendo una cella campanaria ottagonale leggermente spostata a levante per compensare la pendenza. Il monumento venne inaugurato il giorno di San Martino, patrono del paese, l’11 novembre del 171l. La torre è alta 31 metri, ha pianta quadrata ed è composta da cinque piani a riquadri semplici e sobri e da una cella campanaria in stile barocco. Nel basamento sono rintracciabili le pietre risalenti all’antica torre medioevale. Terminati da qualche anno i restauri, è possibile salire sulla cella campanaria e godervi un panorama mozzafiato fra Alpi e Appennino.