Tempio di San Giovanni al Sepolcro

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Tempio di San Giovanni al Sepolcro

Brindisi

Beni culturali

Importante testimonianza delle relazioni culturali ed artistiche esistenti tra la città pugliese e la Terra Santa è la Chiesa di San Giovanni al Sepolcro che risulta essere "la replica più fedele della Rotonda dell’Anastasis (Resurrezione) all’interno del grandioso complesso costantiniano del Santo Sepolcro di Gerusalemme". E’ opinione diffusa che la chiesa di San Giovanni al Sepolcro fosse stata edificata per volontà di Boemondo I, precedentemente alla sua partenza per la Terra Santa. Fu questo monumento, probabilmente, il primitivo battistero cristiano della città, poi abbandonato, che da Boemondo nnel 1096, poco innanzi la sua partenza per la crociata, fu ridotto a chiesa. La più antica fonte documentaria esistente in cui viene menzionato il monumento risale al 1128. La Chiesa di San Giovanni al Sepolcro si presenta oggi come un origine, con il suo impianto circolare pressochè completo di quasi 20 metri di diametro, caratterizzato dalla presenza di due anelli concentrici, di cui quello interno composto da un sistema con archi a tutto sesto poggianti su otto colonne. Gli scavi eseguiti fra il 1993 e il 1995 al di sotto dell’intera area del temmpio, hanno riportato alla luce i resti di una domus romana di età imperiale (I – II secolo d.C.); si trattava certamente di una residenza di grandi dimensioni, che doveva estendersi anche oltre il perimetro del tempio al di sotto del giardino e degli orti retrostanti. La decorazione pittorica risulta, rispetto al periodo di edificazione del monumento, più tarda e rivela diverse fasi, attribuibili ad un periodo compreso tra la prima metà del XIII e il XIV secolo, ricopre seppur frammentariamente gran parte della superificie delle pareti. Ai dipinti ancora legati alla tradizione bizantiniana si affiancano e si sovrappongono strati che rivelano inaspettati contatti con la pittura serba.

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