Il museo ha sede nel convento dei Padri Minori di Pianetto, nei pressi dell’area archeologica della città romana di Mevanola. Sono esposti reperti di varie epoche che testimoniano la ricchezza di testimonianze archeologiche presenti nel territorio di Galatea: Mevaniola, la Villa di Teodorico, l’Abbazia di S. Ellero, il castello di Pianetto. E’ diviso in due sezioni, una storico- artistica e l’altra archeologica. Nella sezione storico-artistica sono conservate opere di provenienza eterogenea, in cui sono da segnalare due Vanitas della fine del Seicento, uno stemma nobiliare in pietra serena attribuito a Desiderio da Settignano e gli affreschi provenienti dalla chiesa del Pantano. La sezione archeologica parte dalla sala della collezione di Mons. Domenico Mambrini e alla sua opera di raccoglitore di antichità e di studioso di storia locale. Dopo la sala della collezione inizia il vero e proprio percorso topografico-cronologico: un corridoio sui rinvenimenti archeologici pre-protostorici; la sala della città romana di Mevaniola in cui sono musealizzati alcuni reperti singolari: la chiave onoraria a testa di cane (I sec. a.C.), l’iscrizione a mosaico di Caesius (I sec. a.C.), la stele funeraria di Rubria Tertulla (III sec. d.C.). Si incontra poi la sala incentrata sulla storia del territorio fra la tarda antichità e il Medioevo, al centro della quale è sistemata la statua-colonna raffigurante l’Infanzia di S. Nicolò (XII secolo); la sala del sito della villa di Teodorico. Oltre ai pannelli e agli apparati didattici (tradotti in inglese) il museo dispone di un video d’introduzione alla vista sul popolamento antico dalla Preistoria al Medioevo. Il nuovo allestimento, infine, è stato inscindilmente legato alla creazione di laboratori di studio e didattici, alla realizzazione di un book-shop e di una sala conferenze permanente.