Lago Gurrida

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Lago Gurrida

Randazzo

Paesaggi e punti panoramici

Il lago Gurrida è ubicato a sud di Randazzo, in provincia di Catania sul versante nord occidentale dell’Etna ed è stato creato da uno sbarramento del fiume Flascio a causa di una colata lavica del 1536. Dopo un breve percorso, che si svolge su terreno di proprietà di una azienda agricola e sul quale si ha diritto di passaggio, si raggiunge il Lago con i suoi diversi punti di avvistamento e dai quali è possibile ammirare, con un po’ di fortuna, varie specie di volatili che nei vari mesi dell’anno lo frequentano: beccacini, pettegole, piovanelli, anatre, ecc. E’ possibile percorre l’intera circonferenza del Lago ed ammirare, così, lo splendido paesaggio dominato dal gigante Etna, che narcisamente vi si specchia, e contemplare le rare piante acquatiche come la Sisymbriella dentata, rarissima specie endemica per la quale non è allo stato attuale prevista alcuna forma di protezione, il Salice di Gussone (Salix gussonei), specie endemica dei corsi d’acqua della Sicilia nord – orientale, ed alcune specie di Ranunculus, nonché la Calcatreppola di Barrelier (Eryngium barrelieri) rarissima in Italia e diverse piante di rosa canina. In autunno arrivano le anatre e le folaghe dirette verso i siti di svernamento africani. Con un po’ di fortuna si possono anche ammirare i grandi aironi cinerini ed i più rari aironi rossi. Ma è in inverno e soprattutto in primavera che la bellezza del lago Gurrida diventa magia. Nei mesi invernali, le piene del Flascio causano l’esondazione del lago e l’acqua, tracimando nelle zone circostanti, va a ricoprire il vicino vigneto che rimane coperto dall’acqua anche per mesi. Il vitigno, ormai adattato a tali condizioni climatiche, conferisce al vino particolarissime qualità organolettiche, tali da renderlo famoso specialmente all’estero. In silenzio e con il dovuto rispetto, in primavera annullate i vostri pensieri nel biancore della neve della sovrastante Etna che si specchia nel lago o, in autunno, immergetevi nell’umida nebbiolina, che incantando e trasformando tutto, conferisce al paesaggio un sapore di favola. Purtroppo in questi ultimi anni la commistione di interessi privati e l’arretramento del pubblico sta comportando un lento degrado, che si spera venga superato al più presto con una maggiore vigilanza e cura. Rimane, comunque, un posto incantato!!!

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