Lago di Bomba

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Lago di Bomba

Bomba

Paesaggi e punti panoramici

Lago di Bomba in Abruzzo in  Val di Sangro lungo  7 km e largo 1.5 km,  è nato dallo sbarramento del fiume Sangro, che nasce nel Parco Nazionale d’Abruzzo, con una diga in terra battuta (la prima di questo tipo in Europa), per produrre energia elettrica, che viene convogliata a Roma. I lavori di costruzione iniziarono nel ’56 e terminarono nel ’62.Il lago di Bomba viene utilizzato per gare di pesca nazionali da diverse associazioni per l’abbondanza della sua fauna ittica: trote, carpe, persici, anguille, tinche, coregoni, ecc. Lungo i suoi bordi vivificano gli Aironi cenerini, ma si possono osservare anche altre numerose specie di uccelli acquatici. Le acque del lago sono utilizzate anche per: uso agricolo, per l’irrigazione delle colture della valle del Sangro per uso turistico: da oltre 20 anni grazie alla sua particolare ubicazione e per la bella caratteristica ambientale, si è sviluppata un’intensa attività turistica lungo le sponde del lago, con strutture ricettive rispettose dell’ambiente, attività sportive: pesca, windsurf, canoa. Dal lago,  in meno di 20’ si raggiunge il mare e la montagna. La natura che qui può assumere anche un carattere poco addomesticato, viene tutelata e protetta non solo dal Parco Nazionale della Majella, ma anche attraverso riserve naturali l’Oasi Naturalistica del WWF di Borrello, dove le spettacolari cascate del Rio Verde generano un ambiente di tipo quasi amazzonico, l’Oasi Naturale Abetina di Rosello, dunque in cui percorrendo sentieri-natura di varia difficoltà si può esplorare un raro bosco di abete bianco e la Riserva Naturale del lago di Serranella, punto di sosta per molte specie di uccelli migratori nonché area dotata di percorsi segnalati per le escursioni naturalistiche. Il caratteristico borgo di Bomba, patria dei fratelli Silvio e Bertrando Spaventa, propone un’interessante Museo Etnografico, mentre nei dintorni si segnala il santuario di San Mauro, meta di migliaia di pellegrini che attribuiscono poteri taumatugici all’olio benedetto che vi è conservato e il Parco archeologico di Monte Pallano.

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