Il Forte, oltre ad essere un’opera architettonica strabiliante, è l’esempio meglio conservato in Europa di fortificazione stabile della prima guerra mondiale. Raggiunto ogni anno da migliaia di visitatori, permette di rivivere nella suggestione dei suoi cunicoli, dei passaggi segreti e delle moltissime stanze, un periodo drammatico della nostra storia del primo ‘900. Non è difficile visitando il Forte immaginare i volti, le emozioni ed immedesimarsi con chi trascorse qui lunghissimi anni di guerra. Visitare il Forte permette di fare un tuffo nel passato, riflettere sul presente e guardare con entusiasmo al futuro.
Il Forte di Oga si presenta al visitatore in tutta la sua maestosità e solidità, tipica delle fortificazioni italiane del primo conflitto mondiale. Collocato in posizione dominante per essere militarmente strategico, offre al visitatore un punto panoramico unico in tutta l’Alta Valtellina che permette una visione a 360° del comprensorio del Bormiese e di tutte le sue vette perennemente imbiancate. Il contesto paesaggistico e naturalistico nel quale il Forte di Oga si inserisce lo rende unico nel suo genere. Infatti fa da cornice alle strutture militari la riserva Naturalistica Regionale del Paluaccio, un esempio virtuoso di integrazione fra l’opera dell’uomo e le bellezze della natura. Il promontorio del Dossaccio di Oga, dove venne edificato il complesso sistema di sbarramento, è anche tappa obbligata per gli escursionisti che intendono raggiungere il versante non ghiacciato della Cima Piazzi, il monte dal quale sgorga la pregiata acqua Levissima. Durante la stagione invernale il Forte è raggiungibile anche attraverso gli impianti di risalita della ski area di San Colombano.