Nel 1087 un gruppo di circa 80 uomini partì da Bari per traslare le ossa di san Nicola da Myra a Bari. San Nicola era (ed è tutt’ora) il santo in Italia più venerato al mondo (patrono della Russia, celebrazioni nazionali in Olanda, Francia, Germania, Belgio e altre). Da allora Imperatori, re, Capi di stato, popoli da tutto il mondo (oriente e occidente) hanno reso omaggio alle spoglie del santo presso la Basilica Pontificia di San Nicola. La città di Bari sin dal 1089 celebra la traslazione unitamente a migliaia di persone di diverse nazionalità, all’inizio con una processione celebrativa religiosa e nei secoli successivi con una vera e propria rievocazione storica. Rievocazione che ancora oggi la città di Bari conserva nella sua tradizione con una rappresentazione che coinvolge circa 800 persone per un pubblico di quasi 100.000 persone. La traslazione di san Nicola è quella più documentata nella storia e nel mondo e la sua rievocazione è la più antica. Dato anche il fatto che il posizionamento del santo in Italia, ebbe ripercussioni sociali, politiche e religiose in tutta Europa nonché in Oriente (le stesse crociate furono bandite dallo stesso Urbano II che consacrò la Basilica dalla quale i crociati di gran parte d’Europa passavano a chiedere benedizione – 1095). Il metropolita Ortodosso proclamò i festeggiamenti in Russia (tutt’oggi in vigore) della traslazione in Bari sin dal 1091 e basiliche a lui dedicate sono presenti in tutta Europa (la Basilica di Praga ha la volta interamente affrescata e riporta l’arrivo del santo in Bari). Ancora oggi l’evento è ogni anno ripreso da tv nordeuropee.