Borgo Antico di Sant’Agata del Bianco

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Borgo Antico di Sant’Agata del Bianco

Sant'Agata del Bianco

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“Il segno che caratterizza l’uomo di Sant’Agata è l’arte. Penso un gene che emerge (e senza interruzioni) dal fondo greco de la nostra cultura” . Così scriveva il poeta e saggista Giuseppe Melina. Sant’Agata del Bianco, difatti, è il paese natio di tantissimi artisti, come Domenico Bonfà in arte Fàbon, e scrittori, come Saverio Strati (vincitore del Premio Campiello nel 1977). Attualmente, il borgo di Sant’Agata del Bianco è una vera e propria mappa letteraria. Grazie ai murales, alle porte pinte ed ai Musei (interessantissimo è il “Museo delle cose perdute”), l’opera letteraria di Saverio Strati è stata attualizzata e riproposta in modo originale. Ma non solo. Dal 2017 esiste un Festival di Letteratura e Musica, “Stratificazioni”. Promuovere un Festival nei luoghi di Saverio Strati non vuol dire solamente rinnovare il ricordo della sua opera, rilanciarne suggestioni, indirizzi e contenuti ma significa raccogliere l’invito stratiano a praticare l’espressione artistica, le “stratificazioni” culturali che determinano la nostra identità come progresso, liberazione, apertura verso nuove idee, ricerca della verità. Dal Borgo si può raggiungere facilmente la “Via dei palmenti scavati nella roccia”, dove lo scultore autodidatta Vincenzo Baldissarro ha realizzato in un unico grande blocco di pietra delle opere straordinarie.

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