Biotipo – Torbiera Selvote

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Biotipo – Torbiera Selvote

Castions di Strada

Paesaggi e punti panoramici

Il biotopo Torbiera Selvote occupa 59,8 ettari ed è stato istituito nel 2001. Ricade all’interno del comune di Castions di Strada. In quest’area sono presenti numerosi habitat che caratterizzano il sistema delle risorgive friulane. Vi sono delle rogge con la tipica vegetazione acquatica, una vasta torbiera centrale con cladieti e formazioni dominate da Schoenus nigricans, un prato umido su suolo torboso dominato da Molinia caerulea, un bosco di recente formazione ad ontano nero. Non mancano delle aree seminaturali in cui l’uomo ha modificato la morfologia ma che rimangono ancora importanti per la conservazione della biodiversità. Questo biotopo è immerso in un contesto agricolo e quindi rappresenta un’importante area di rifugio per la biodiversità. Tra le specie vegetali più importanti va segnalata la presenza diArmeria helodes, che qui raggiunge il suo punto più orientale di distribuzione, Erucastrum palustre e Gladiolus palustris, tutte specie incluse nell’allegato II della Direttiva Habitat. Sono presenti anche le rare Centaurea forojulensis e Peucedanum palustre, mentre nell’area di ripristino sono in fase di diffusione Baldellia ranunculoides, Butomus umbellatus e Apium nodiflorum. Questo biotopo è molto importante anche come punto di conservazione e rifugio della fauna. Fra gli invertebrati è importante la presenza dell’ormai rarissimo gambero di acqua dolce. Gli anfibi sono ben rappresentati sia da diverse specie di rane (fra cui l’endemica rana di Lataste) sia dai tritoni. In questi ambienti umidi è presente anche il relitto glaciale lucertola vivipara e la tartaruga d’acqua dolce. Queste aree naturali ospitano anche la vipera aspide e altri serpenti. Il ruolo di rifugio per l’avifauna è notevole essendo situato all’interno di un territorio che complessivamente è oggetto di intensa pressione antropica. Questa palude è utilizzata per il rifugio e la riproduzione dell’albanella comune e per lo svernamento dell’albanella reale. Tra i rapaci sono anche presenti il falco di palude e il falco pescatore. Da segnalare la presenza di diversi ardeidi quali l’airone rosso, l’airone bianco maggiore, l’airone cenerino, il tarabuso, il tarabusino, la nitticora, la sgarza ciuffetto e la garzetta. Oltre ad una piccola popolazione di caprioli, questo biotopo annovera la presenza della rara puzzola accanto ad altri mustelidi più comuni quali la faina e la donnola. Tra i roditori devono essere segnalati i notevoli popolamenti dell’arvicola terrestre e del topolino delle risaie.  Tra gli insettivori, il più caratteristico e abbastanza comune nella zona è il toporagno acquatico, strettamente legato agli ambienti palustri. Al centro del biotopo è presente un vasto ripristino su ex terreni agricoli che ha arricchito l’area di nuove specie animali e vegetali. Infatti sono presenti ambienti più asciutti con specie tipiche dei brometi, una vasta area anfibia che risente delle oscillazioni del livello dell’acqua del laghetto e una vasta superficie oggi ricolonizzata da grandi specie palustri come Typha latifolia e Cladium mariscus. È interessante notare che alcune specie tipiche di questi ambienti sono ricomparse dopo molti anni, appena effettuati i ripristini. Questo fatto fa pensare ad una potenzialità della banca semi contenuta nel suolo anche dopo lunghi anni di gestione agricola.

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